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La storia di quest’arancia è antica, tanto che la sua coltivazione nella vallata del fiume Verdura, in Sicilia, è testimoniata da diversi documenti storici già a partire dal 1800. All’epoca, si parlava della produzione di “melarance”, arance vaniglia e altri agrumi, che erano destinati a essere commercializzati non solo in Italia ma anche in America. 

C’è da dire che la fortuna dell’arancia in questa zona, però, è dovuta all’arrivo prima della cultivar Brasiliano, poi della Washington Navel. I riberesi acquistarono le prime piante intorno agli anni ‘30 del ‘900 a Palermo, e, ben presto, si accorsero che gli aranci si acclimatavano perfettamente nel territorio intorno a Ribera. 

Gli agricoltori allora cominciarono a sostituire la coltivazione degli aranci più antichi combinando l’abbondante produzione all’incredibile qualità del frutto. Queste varietà hanno permesso uno sviluppo straordinario della coltivazione dell’arancia lungo le vallate del Verdura, del Magazzolo e del Platani. 

Inoltre, la storia dell’Arancia di Ribera è frutto di una serie di fortunate circostanze ma non ci sarebbe stato uno sviluppo così incredibile senza il lavoro del Consorzio di tutela Arancia Ribera di Sicilia istituito nel 1994 proprio con lo scopo di garantire e tutelare la qualità di questo prodotto. 

E infatti il duro lavoro viene premiato nel 2011, quando arriva il riconoscimento ufficiale da parte dell’Unione Europa, con la denominazione “Arancia di Ribera D.O.P.”

Ancora oggi, è l’unica Arancia ad aver ottenuto il marchio più prestigioso di tutte, la D.O.P. Bionda, succosa, zuccherina, con una bassa percentuale di acidità, e ricchissima di vitamine A, B1, B2 e C

La D.O.P. è riservata alle produzioni derivanti da tre varietà: Brasiliano, Washington Navel o Navelina che presentano le specifiche caratteristiche tutelate dal disciplinare. All’aspetto esterno, il frutto deve avere:

  • un diametro non inferiore a 70 mm;
  • una forma tipicamente sferica-elissoidale con ombelico interno;
  • la buccia di un colore arancio brillante e uniforme, tendente al rossastro a fine inverno;
  • la polpa interna bionda e zuccherina, a tessitura fine e soda, senza semi.

Il succo estratto, invece, deve essere:

  • non inferiore al 40% del peso dell’intero frutto;
  • di un bel colore arancione;
  • con contenuto di solidi solubili compreso tra 9 e 15 Brix;
  • con acidità tra 0.75 e 1.50;
  • con un rapporto solidi solubili/acidi organici titolabili non inferiore a 8.

In generale, tutte e tre le varietà si distinguono, quindi, per l’eccellente croccantezza e la persistenza gustativa; inoltre, presentano una buona dissolvenza delle membrane delle vescicole che racchiudono il succo, caratteristica che rendono questi frutti particolarmente indicati per essere consumati freschi. 

Infine, il gusto è elemento vincente, grazie alla sua consistenza particolarmente delicata, l’elevata dolcezza e, soprattutto, l’assenza di note amare, creando un equilibrio nei sentori degli aromi e dei flavour (agrume, frutta esotica e vaniglia). 

Caratteristiche che abbiamo descritto sopra dipendono anche dalla peculiarità del territorio di produzione: i suoli argillosi, la presenza di fonti d’acqua purissime, una natura incontaminata e un clima temperato, tanto da far diventare la zona di quelle vallate un vera e propria “oasi arancicola”. Ribera sorge in provincia di Agrigento, tra due fiumi, il Verdura e Magazzolo, e tra la natura rigogliosa della Valle del Verdura. 

Ma veniamo alle caratteristiche del territorio: si tratta di terreni ricchissimi di minerali – come ad esempio il potassio che contribuisce ad aumentare il contenuto zuccherino dei frutti – e di fonti d’acqua, facilitando l’irrigazione durante i mesi estivi. Un altro elemento vincente è senz’altro il clima che non è soggetto a grossi sbalzi termici e subisce gli effetti benefici della presenza del mare. 

Questi elementi, uniti alla grande esperienza dei coltivatori, ha permesso una diffusione di questo agrume, la cui raccolta è effettuata rigorosamente a mano distaccando i frutti con le forbici: inizia i primi di novembre per la varietà Navelina terminando alla fine di febbraio, mentre per le varietà Brasiliano e Washington Navel inizia nella prima decade di dicembre e termina alla fine di maggio. 

L’arancia, assunta regolarmente nella dieta è un efficace toccasana per la salute e il benessere quotidiano. L’arancia di Ribera presenta le seguenti caratteristiche:

  • Colore della buccia: arancio.
  • Superficie: papillata.
  • Forma: da sferoidale a ovoidale con ombelico nel polo apicale di grandezza variabile.
  • Peso medio: gr. 250.
  • Spicchi: 11 per frutto.
  • Polpa: uniformemente arancio, tessitura grossolana e tenera, con vaschette tozze.
  • Succo: abbondante, colore arancio chiaro, rapporto zuccheri/acidi = 12,00.
  • Semi: assenti.
  • Classe di calibro:  da 2 (diametro in mm 84-96) al 5 (diametro in mm73-84)
  • Epoca di maturazione: media-precoce da fine Novembre in poi.

Disponibile fino ad Aprile.

Diamo uno sguardo ai valori nutrizionali per 100 grammi:

Acqua

87,2 g

Carboidrati

7,8 g

Zuccheri solubili

7,8 g

Proteine

0,7 g

Grassi

0,2 g

Fibra totale

1,6 g

Sodio

3 mg

Potassio

200 mg

Ferro

0,2 mg

Calcio

49 mg

Fosforo

22 mg

Vitamina B1

0.06 mg

Vitamina B2

0,05 mg

Vitamina B3

0,3 mg

Vitamina C

50 mg

Vitamina A

71 µg

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